Il 27 gennaio la Russia si è fermata per ricordare. 70 anni fa, quando alla fine della guerra mancava ancora quasi un anno e mezzo, le truppe sovietiche riuscirono a far indietreggiare l’esercito di Adolf Hitler. Finirono così 872 giorni di assedio.
Della popolazione della città più grande dell’Urss ne era rimasto solo un sesto: un milione e mezzo di persone erano state evacuate. Oltre 650mila erano morte, per lo più di fame.
Leningrado era fondamentale per Hitler. La città non solo minacciava il fianco sinistro delle truppe naziste ma era importante anche in termini logistici.
Con la sua conquista, i tedeschi si sarebbero impossessati dello sbocco sul mare e di un importante snodo ferroviario.
La linea del fronte passava ad appena 16 km dal centro città. Nonostante i bombardamenti e il blocco, la città continuò a vivere.
Addirittura, in pieno assedio il 9 agosto 1942 si celebrò il primo concerto dell’orchestra filarmonica. Venne eseguita la celebre Sinfonia n.7 di Dmitri Shostakovich, diventata poi il simbolo musicale del blocco della città.